La Filosofia
"Hai mai realizzato quanto insignificante la tua esistenza sia in questo pianeta?"
Quando lessi per la prima volta questa frase, nel mio primo anno delle superiori, mi prese di primo impatto quasi di botto.
Ricordo che ero in classe e, non prestando attenzione alla lezione, stavo leggendo “La Melanconia di Haruhi Suzumiya”.
Questa frase, appunto, viene dal primo volume del Light Novel, quando Haruhi spiega a Kyon, il protagonista, il perché della sua assurda ricerca per alieni, viaggiatori nel tempo, e altre bizzarre creature nel mondo.
Haruhi, partecipando alla visione di una partita, e osservando la quantità di persone negli spalti, realizza quanto ella sia irrilevante nel mondo.
Quanto lei sia insignificante.
Da quel giorno, quasi inconsciamente, quella frase non lasciò mai la mia esistenza, e la maggior parte delle mie azioni cominciarono a rivolgere, quasi senza rendermene conto, attorno a questa filosofia, o meglio, a questo pensiero iniziale.
Con il passare della mia vita e la mia crescita negli anni mi resi conto di vari dettagli a cui andavo incontro nella mia vita. La gioiosa ingenuità dell’infanzia veniva rimpiazzata da un’apatica monotonia del quotidiano. Ad un certo punto la mia vita era diventata la stessa, svolgevo le stesse azioni, avevo gli stessi divertimenti, e sentivo davvero, puramente, di essere un mattone in un sistema che avrebbe operato con l’unico scopo di farmi procedere nel vivere una vita che mi avrebbe ucciso… dalla noia.
E in quei momenti, di pura depressione, dove vedevo gli stessi paesaggi e dove pensavo che la vita non fosse altro che una stessa tiritera allungata, mi venne in mente Haruhi.
Erano passati due anni da quando lessi quella frase, ed ero estremamente depresso. Non solo quello, ero talmente stressato dagli impegni della mia vita, che mi sentivo vicino al collassare, e la mia mente era spesso riempita da pensieri intrusivi che annebbiavano ogni mio tentativo di vivere tranquillamente. Il pensiero, però, fu come un’epifania, una rivelazione pseudo divina.
E in quel momento, mi risuonò ancora una volta. “Cosa sto facendo con la mia vita?” Fu quello il mio pensiero.
Mi venne in mente la SOS Brigade, mi venne in mente l’assurdità che ognuno di loro doveva attraversare. Anche se era pura fantasia, non potevo negare quanto fossi geloso delle loro avventure.
Eppure, c’era una cosa che loro avevano, e che io non avevo, una cosa che non era fantasia: il movimento, l’intrattenimento, erano nomadi nella vita, si muovevano in avventure bizzarre ed eccentriche. Nessuna delle loro avventure era mai la stessa.
La vita in sé è noiosa, questo perché il mondo è noioso, e l’unica cosa che si può fare è svolgere attività che spruzzino intrattenimento in essa, per questo, mi diedi all’arte e alla scrittura, hobby della quale sono ancora profondamente innamorato, e che mi ha portato avanti profondamente.
Questo sito, però, marca un avanti nella mia esistenza, un continuo del pensiero di Haruhi.
Una persona insignificante, indipendentemente da come vive la propria vita, andrà sempre avanti per la via del destino, indipendentemente dai gesti che compie, non è detto che ci sia motivo di ricordarsene.
Quindi, perché non godersi al meglio la propria vita allontanandosi il più possibile dalla monotonia di esso? In ogni caso, non si perderà niente a riguardo.
Così, nasce la “Monk Society”, da dove provenga il nome non è da contendere, ci si può arrivare da soli.
Lo scopo di questo progetto? Quello di vivere una vita movimentata e piena di novità per fuggire dalla quotidianità della vita. Quello di diventare artisti, esploratori, creatori, scienziati ecc. nonostante ogni ostacolo per raggirare la noia portata avanti dalla schiacciante monotonia che ci va avversa.
La Monk Society è una ribellione continua contro la tanto fastidiosa routine! Se si porta avanti questo nome senza vergogna, e si incarna la sua filosofia, si vivrà una vita sempre piena di novità!
Ecco come si potrà morire senza rimpianti.
Forse è impossibile mandare un segno che possa essere letto dal mondo, ma se si potesse fare, allora forse si proverebbe che alla fine non siamo così insignificanti quanto è stato affermato, forse, potremmo mandare un messaggio come quello lanciato nello spazio tanto tempo fa, sarebbe molto bello.
Le nostre attività sono varie, come quelle di concentrarsi sull’arte e la scrittura, ma anche quella di condividere le proprie bizzarre avventure in un tentativo di staccarsi dalla noia… Ognuna di queste attività è presente qua, e ognuna di queste attività è aperta a tutti, in fondo, è uno sforzo che riguarda tutti.
Magari un giorno si potrà davvero dire, “Ho vissuto una vita in cui non mi sono mai annoiato!”, sarebbe davvero bello.
~ Monk Society, “Runa”.